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OLEOLITI…Colori, Forme e Messaggi

10-05-2025 19:44

Sabrina Grandoni

oleoliti, autoproduzione rimedi botanici naturali, fitoterapia, Consapevolezza,

OLEOLITI…Colori, Forme e Messaggi

a sinistra Calendula officinalis; sopra Elichrysum italicum; sotto Hiperycum perforatum Come ogni estate mi accingo a preparare gli oleoliti da pianta

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a sinistra Calendula officinalis; sopra Elichrysum italicum; sotto Hiperycum perforatum

 

Come ogni estate mi accingo a preparare gli oleoliti da pianta fresca. Quest’anno ho raccolto l’Iperico, la Calendula, l’Elicriso; dopo averli messi a macerare in olio vegetale ed esposti al Sole nascente per un certo periodo, incomincio a filtrare il tutto.

 

Questa antica tradizione ed usanza rappresenta un’alchimia tra l’Uomo, la Natura e le Forze Cosmiche per dar vita a rimedi naturali capaci di alleviare e curare tante affezioni a livello dermatologico, circolatorio, muscolare.

 

Guardando e toccando i fiori strizzati e così generosi, ormai privi delle forze vitali donate all’olio, non posso che restare affascinata, grata, stupita e riconoscente di ciò che ho davanti. E mi è sorta all’improvviso una riflessione sui colori e la consistenza dei fiori, in rapporto all’azione terapeutica che svolgono e alla diversa modalità che ognuno ha di agire…

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da sinistra: fiori di Calendula, Elicriso, Iperico dopo la filtrazione

 

Calendula...colpisce la conservazione della tonalità calda arancione e i fiori tra le mani mantengono, subito dopo la spremitura la leggerezza e la delicatezza che le appartiene; a distanza di qualche giorno gli stessi fiori asciugati anche da quel poco di olio rimasto “grattano” tra le mani, i petali separati sono secchi e fruscianti… 

La calendula è portatrice sensibile di guarigione e sollievo per ogni problema di pelle e tessuti sottostanti (eczemi, psoriasi, ulcere, eritemi e couperose), ottima per i bambini e le mamme in allattamento. 

Aiuta inoltre a mantenere belle e “leggere” le gambe favorendo la circolazione e svolgendo azione preventiva sulla permeabilità capillare sanguigna.

 

Elicriso…helios (sole) e chrysos (oro)… ogni capolino di colore giallo brillante richiama il sole suo pressochè totale nutrimento, essendo pianta frugale e adatta a terreni aridi. 

 

È detto l’ “immortale” perchè i fiori secchi restano a lungo dorati e belli. Nell’oleolito i fiori rilasciano anche il loro colore che insieme al grigio della parte erbosa fa virare l’olio al verde; restano questi piccoli e simpatici capolini bianchi così belli da toccare: sono asciutti, secchi e mi danno la sensazione di qualcosa di integro … il fiore mantiene la forma senza annullarsi nel veicolo oleoso e questo può richiamare alla sua grande azione sui traumi, ematomi, congestioni… riporta alla giusta forma, al ricompattare le parti e ripristinare le condizioni fisiologiche. 

 

È inoltre un ottimo rimedio per la pelle: ottimo riparatore per cicatrici, screpolature, couperose, psoariasi, eczemi. Contribuisce ad alleviare, inoltre, disturbi circolatori che interessano vene varicose, flebiti ed emorroidi.

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Fiori di Iperico da poco raccolti e messi in macerazione oleosa

 

lperico…Erba di San Giovanni. Per tradizione il 24 giugno viene effettuata la raccolta delle sue sommità fiorite…personalmente seguo anche la mia vocina interiore e vado a caccia di iperico quando “sento” sia il momento; dico a caccia perchè cresce ogni anno anche in luoghi diversi e nuovi. 

E’ considerata un’erba magica da secoli con azione protettiva.

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oleolito di Iperico e i fiori spremuti

 

Colpisce e stupisce la trasformazione cromatica dell’olio, così veloce e potente: il rosso intenso e carico dell’oleolito nasce dalla degradazione dell’ipericina contenuta nella pianta fresca, la stessa che tinge di viola le mani quando si raccolgono i fiori. 

 

A fine macerazione e dopo la spremitura non riconosci più i fiori dalla parte fogliare ed erbosa che accompagna le sommità fiorite…è tutto bruno, scuro, con qualche tratto dorato a richiamare la presenza solare così forte anche in questa pianta; il giallo luminoso e fresco è donato totalmente all’olio. 

 

L’unità di colore mi porta all’azione cicatrizzante e rigenerativa a livello cellulare, richiama alla sua azione di ripristino unitario del tessuto: ustioni, scottature, ragadi, ferite. I fiori bruni mantengono anche una buona parte oleosa dopo la spremitura, a differenza della calendula e dell’elicriso: il nutrimento e la forza di questo rimedio è potente.

Il rosso per affinità richiama le infiammazioni e il calore, ed è a questo livello che agisce come antinfiammatorio sia a livello dermatologico che dell’apparato muscolo-articolare, rinfrescando la parte.

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Stimolare e alimentare l’apertura all’ascolto del vivente è un viaggio ricco, curioso, imprevedibile, fascinoso…la Natura parla e noi siamo suoi figli. 

 

Possiamo unire i 3 oleoliti per dare vita ad un medicamento efficace a livello della pelle, circolatorio, decongestionante, antinfiammatorio, riparatore… 

Possiamo potenziare la loro azione con oli essenziali sinergici.

Se desideri scoprire quali, ti invito ad un corso personalizzato!

 

Se vuoi che ti prepari io un rimedio naturale con i miei oleoliti autoprodotti scrivimi

 

Un caro saluto

Sabrina

Sabrina Grandoni

Viale Oberdan Trombetti 2

47042 Cesenatico (FC)

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